Animazione alla lettura

Descrizione:

Formazione insegnanti – Tecniche di avvicinamento alla lettura in classe per insegnanti della scuola materna ed elementare a cura di Angela Graziani.

Per animazione alla lettura intendiamo una lettura-gioco ad alta voce condotta dall’educatore, che mira a coinvolgere emotivamente e ludicamente il bambino nella storia raccontata e a sensibilizzarlo nei confronti della letteratura per l’infanzia, avvicinandolo così ad un mondo che possa essere per lui fonte di gioia, scoperta e divertimento.

Il corso si pone l’obiettivo di far acquisire all’insegnante le tecniche “per fare” animazione alla lettura: per imparare a far conoscere, toccare, leggere, sfogliare, “abbandonare” i libri al bambino, esplorando in maniera giocosa metodi e pratiche da sperimentare poi in classe.

Stare bene a scuola

Descrizione:

Formazione insegnanti – Seminario di formazione ed esplorazione teatrale a cura di Pippo Gentile

Nato dall’esigenza di un gruppo di insegnanti questo laboratorio di formazione teatrale con tema del percorso: “IL CORPO”
troverebbe la sua giusta collocazione prima dell’inizio dell’anno scolastico, quindi prima di iniziare il lavoro con i bambini.

A conclusione del percorso le insegnanti verificarono che:

 

  • Il lavoro sul corpo aveva contribuito a “liberare la mente”;
  • Ogni proposta di lavoro veniva svolta per “il piacere che procurava”, senza l´ansia di “come proporla ai bambini”;
  • Non c´erano, alle spalle, una giornata di lavoro, le tensioni accumulate, la stanchezza;
  • · Tutto il percorso aveva contribuito a “formare un gruppo”;
  • E´ utile iniziare la scuola con un “momento per noi insegnanti” che serva a rilassarsi e nel frattempo a caricarci;
  • Durante l´anno si è sempre assetati di didattica, ma ciò spesso preclude la strada ad un percorso di “crescita e formazione personale”;
  • Questo percorso ci ha fatto “stare bene” e sarebbe opportuno inserirlo in un altro momento dell´anno scolastico;
  • Ci ha fornito “stimoli di lavoro innovativi” da proporre in classe.

 

Queste conclusioni, a cui si è giunti, dimostra ancora una volta l´importanza, in un percorso teatrale/di crescita/formativo/scolastico/personale, di approfondire la conoscenza e l´esperienza corporea in ambito creativo e comunicativo.

Laboratorio sulla e nella poesia

Descrizione:

Per bambini e bambine del II° ciclo delle scuole elementari e delle medie inferiori a cura di Pippo Gentile

Questo laboratorio nasce dall’idea che non esiste nessuna “ricetta” per scrivere poesie. Rima, non rima, metafora, metrica, verso libero, associazione intuitiva, sono termini che non saranno oggetto del laboratorio, ma ci si arriverà percorrendo un percorso di esperienze emotive.

Esistono cose poetiche e cose non poetiche.

In questa prima fase ci occuperemo delle cose poetiche, quindi di tutte quelle cose che ci trasmettono una emozione.

Sarà dunque l’emozione il filo conduttore del lavoro, ma l’emozione dove sta di casa? Nel nostro corpo. Ecco dunque il percorso esperienziale/emotivo che sarà esplorato.

Verranno proposte ai bambini esperienze che trovano la centralità espressiva nel corpo. Il corpo neutro, il corpo inventa, il rapporto con gli altri, il mimo d’illusione, la voce, esperienze al buio e giocare con le proprie emozioni.

I bambini avranno poi, in un momento classe, il compito di tradurre in chiave poetica le esperienze, le proprie emozioni provate durante il laboratorio e saranno, di volta in volta, chiamati a comporre liberamente poesie su temi proposti dal conduttore.

Infine, tra le esperienze, ci sarà anche quella di ascoltare delle poesie di letteratura contemporanea, che esplicano il tema trattato durante il laboratorio e il compito che avranno da svolgere in classe.

Laboratorio teatrale 2

Descrizione:

Per bambini e bambine delle scuole materne a cura di Pippo Gentile

Le attività di gioco corporeo sono atte a coinvolgere il corpo, in tutte le sue parti, dalla conoscenza alla capacità di produrre messaggi, di comunicare tramite i movimenti e le posture, di favorire la relazione con gli altri, di determinare relazioni, di “parlare”.

E’ intenzione del laboratorio organizzare una serie di attività, sempre sotto forma di gioco partecipato, dirette a liberare il corpo da una serie di impacci, difficoltà di movimento, mancanza di coordinazione, che costituiscono limiti precisi alle possibilità del corpo di esprimere l’immaginazione dell’individuo e di dare forma alle sue infinite possibilità di comunicazione ed espressione.

Non si tratta di insegnare ai bambini a fare il teatro, ma di aiutarli alla consapevolezza di una forma di espressione e comunicazione, complessa e completa, che essi fondamentalmente già possiedono, come possiedono la capacità di parlare e disegnare senza che nessuno glielo abbia mai intenzionalmente insegnato. Si tratta di offrire, prima ancora che un aiuto, un riconoscimento culturale a questa loro capacità, che non è un qualcosa che vale meno delle materie scolastiche utilizzando lo strumento base dell’apprendimento: il gioco.

Il bambino fa teatro come gioca, disegna come gioca, conosce come gioca, perchè è giocando che si accosta al mondo, abbandonando provvisoriamente le proprie sicurezze e lasciandosi andare alla finzione, all’immaginazione, alla ricostruzione e reinvenzione delle cose, per approdare alla fine del gioco a nuove sicurezze.

Tra le forme di espressione il mimo è quella che più si avvicina al gioco puro e semplice dei bambini.

 

Il corso si pone tra gli obiettivi:
– conoscenza del proprio corpo individuandone le varie parti che lo compongono;
– piacere nel contatto corporeo con gli altri;
– coordinazione del proprio movimento con quello degli altri;
– percezione dello spazio in cui il corpo necessariamente si muove e di cui il corpo ha di volta in volta bisogno per compiere taluni movimenti;
– conseguente capacità di capire che anche la prestazione drammatica poggia sulla disposizione dei corpi nello spazio scenico;
– Drammatizzazione.

 

Gli incontri (di 45 min. circa) seguono generalmente questa linea:
Fase di riscaldamento (utilizzando esercizi fisici, alcuni provenienti dal campo della psicomotricità), per sciogliere il corpo e predisporlo al lavoro successivo;

Fase di apprendimento con giochi corporei atti a conseguire le finalità sopra descritte

Fase di libera espressione con improvvisazioni da prima guidate, tendendo via via alla completa gestione delle fasi dell’improvvisazione (invenzione e drammatizzazione di una storia).

Laboratorio teatrale 1

Descrizione:

Per bambini e bambine delle scuole elementari e delle medie inferiori a cura di Pippo Gentile

Lo spazio teatrale: presa coscienza dello spazio fisico che ci circonda. Muoversi liberamente nello spazio dell’azione teatrale

Il rilassamento: esperienze.

Il riscaldamento: preparazione del corpo alle azioni che dovrà compiere. Il riscaldamento pone l’accento sull’importanza di ascoltare tutte le parti del nostro corpo, anche e soprattutto quelle più piccole.

Il riscaldamento da fermi e il riscaldamento in movimento.

Il rapporto con gli altri: entrare in rapporto tra loro con il corpo con una serie di esperienze che servono a stimolare, affinare il rapporto con gli altri , anche con il corpo degli altri, non sono utili solo ai fini dell’espressione teatrale, ma aiutano i ragazzi a crescere più tranquilli e sicuri, capaci di maggior fiducia, rispetto e attenzione nei confronti dei compagni.

Il mimo: portare l’attenzione sulle posizioni, i gesti, le camminate, gli atteggiamenti che possono essere utili per identificare un personaggio.

Perchè poi, nel teatro a questo livello, un personaggio è essenzialmente quello che si vede.

La voce: tipicamente tutti i ragazzi hanno moltissima voce quando si inseguono nei corridoi o nel cortile, ma in molti poi la voce sparisce durante le interrogazioni o anche quando si fa teatro. Utilizzo di vari giochi che vanno dal canto, alla voce in rapporto con il gesto, all’invenzione di voci per personaggi specifici ecc. ecc.

Gli oggetti: si tratta di utilizzare alcuni oggetti, dai più comuni a quelli più sofisticati, per inventare storie.

Le azioni teatrali: si entra nel vivo dell’improvvisazione teatrale nella maggior parte dei casi a cura dei ragazzi in modo da sviluppare in loro un senso critico e di autocritica.

Le storie per il teatro: creazione e realizzazione di scenette utilizzando vari generi (comico, giallo, fantastico, thriller ecc. )

LA BOLLA BLU

Descrizione:

Percorso di animazione alla lettura dai 3 agli 8 anni a cura di Angela Graziani

I bambini e le bambine vengono sensibilizzati ad un primo approccio con il libro inteso come strumento di crescita e conoscenza ma pure di gioco e divertimento.
In un’atmosfera di festa verranno proposte attività per far conoscere il libro nei suoi vari aspetti, all’inizio sarà importante non solo cosa racconta un libro ma pure come è fatto:
di quali materiali, di quale consistenza, come è disegnato, rilegato, costruito.
Ogni libro presentato al gruppo verrà allora letto, toccato, giocato, mangiato, gridato e abbandonato cosìcché, se successivamente verrà scoperto tra gli scaffali di una biblioteca, potrà venir riconosciuto e ripreso dal singolo bambino.

La valigia rossa delle storie

Descrizione:

Percorso di animazione per i bimbi dell’asilo nido a cura di Angela Graziani

Da una grande valigia, come da una scatola magica, si materializzano davanti agli occhi dei bambini, gli oggetti raccontati dal libro e i piccolissimi spettatori potranno sfiorare, toccare, mangiare, succhiare, smontare e rimontare tutto ciò che la voce dell’animatrice racconta.